AA.VV. Raccolta Notiziario ASPoT 1996-2000 ristampa dal n. 1 al n. 13/14, 2016, pp. 259
Presentazione di Alessandro Papanti, all'epoca presidente A.S.Po.T.
L'opportunità di ristampare i primi numeri de "L'Informatore Aspot" ha più motivazioni.
Gli oltre venti anni trascorsi dalla fondazione dell'associazione e la esigua quantità delle copie tirate, poco più che sufficienti ad informare il modesto numero dei soci delle origini, ne avevano comportato la dispersione e quindi la perdita della memoria dei primi passi mossi dai cultori della storia postale toscana, riunitisi per approfondirne la conoscenza, scambiarsi opinioni e far progredire la propria passione.
A questa motivazione possiamo aggiungere l'interesse per il contenuto di articoli originali, in buona parte scritti da coloro che, oggi non più fra noi, meritano di essere ricordati quali pionieri di questo settore della storia postale, come Francesco Gerini, Luigi Ciucci, Piero Pantani, Pietro Lazzerini, Vanni Alfani. Determinante è poi l'opportunità di dare ai soci di oggi, ai quali questa pubblicazione è destinata, testimonianza dei primi anni di vita dell'associazione, delle prime attività e ricerche sulla Posta in Toscana, altrimenti difficilmente reperibili, nonché del cammino percorso.
Infatti la pubblicazione ha avuto nel tempo uno sviluppo qualitativo ed editoriale: da poco più di un foglio volante, si è trasformata prima in un libriccino di modesta veste grafica in bianco-nero, poi, per merito del redattore di allora Alberto Del Bianco e di Luigi Impallomeni, ampliato nel formato e migliorato con l'uso del colore, per divenire infine la rivista che ha assunto l'aspetto attuale e la denominazione "Il Monitore della Toscana", in richiamo al titolo di un diffuso giornale della Toscana granducale.
È stata in massima parte la diligenza del segretario di allora, Roberto Monticini, ad assicurare la conservazione dei primi notiziari, dai quali è stata tratta questa raccolta. A lui ed a Giacomo Giustarini, che ha curato gli indici in base agli argomenti ed agli autori, va il nostro ringraziamento.